domenica 27 maggio 2018

La canzone di Orlando

La 'Chanson de Roland' composta verso la metà dell'undicesimo secolo, è la più famosa oltre che la più antica  tra le cosiddette 'canzoni di gesta' della letteratura francese medievale.
Il poema riprende la spedizione militare condotta da Carlo Magno contro gli Arabi di Spagna(778) che si conclude con l'annientamento della retroguardia francese, guidata da Roland.
Nel brano viene proprio descritto lo sgomento provocato dalla strage, a cui segue la volontà di vendetta di Carlo Magno.
Dal testo inoltre emergono anche i valori caratteristici della cavalleria.

Educazione e salvezza

All'interno del Corano è presente un carattere educativo in vista della salvezza personale da ottenere nell'altra vita. Sono disseminate anche insegnamenti pedagogici, sul comportamento che i figli devono tenere nei riguardi dei genitori.

Alla scuola di Gesù

Nel brano tratto dall'ottavo libro del 'commento a Matteo' viene descritto il rapporto tra Gesù e gli apostoli come quello tra il maestro e i suoi discepoli, che va imitato, cercando Gesù come un maestro interiore.

Dal brano 'regola' invece, San Benedetto oscilla tra severità e comprensione, arriva a raccomandare di battere i ragazzi che sbagliano, ma raccomanda anche discrezione e comprensione nei confornti di coloro che hanno errato per motivi che risiedono nel profondo della propria coscienza.

Il logos pedagogo

Clemente Alessandrino in questo brano riprende il termine di pedgogo nel significato di greco di guida, ma se il pedagogo greco accompagna a scuola l'allievo e lo segue nelle sue attività, qui il pedagogo che è Cristo, conduce a Dio che è il maestro, colui dal quale proviene ogni realtà e verità. 

La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia

Gesù ricorreva spesso alle parabole, perché usano esempi concreti per rendere comprensibili concetti più complessi.
In questo brano Cristo paragona l'uomo che ascolta la parola di Dio a colui che costruisce la casa sulla roccia, perchè resiste alle difficoltà della vita.
Mentre l'uomo che si richiude al messaggio di Dio, cioè ascolta e non mette in pratica,viene paragonato all'uomo che costruisce la sua abitazione sulla sabbia. 

mercoledì 23 maggio 2018

Il mondo arabo persiano

L'Arabia preislamica era abitata sopratutto da tribù dei beduini.
Il paese si unì grazie alla diffusione di una nuova fede, l'Islam, predicata dal profeta Maometto.
Nell'Arabia preislamica tradizioni, costumi e saperi passavano da generazioni a generazioni grazie alla trasmissione orale, per mezzo delle tradizioni.
I poemi preislamici avevano anche un carattere pedagogico, insegnavano ai ragazzi e alle ragazze i loro compiti e valori(carità, generosità e ospitalità)


Il corano e l'istruzione

La nascita dell'Islam, che diede l'avvio alla civiltà araba, si deve al profeta Maometto.
Il Corano o testo sacro, ha per la religione islamica il valore che ha per i cristiani il Vangelo.
Il Corano non è solo un libro religioso, ma anche un testo pedagogico che trasmette precetti ai bambini e agli adulti.

Nel mondo islamico l'istruzione si va articolando in tre livelli:
⇛ istruzione primaria: istruzione basata sulla memorizzazione dei versetti del corano.
⇛istruzione secondaria: a partire dai 14 anni, indipendentemente dallo status sociale, si acquisiscono abilità manuali e competenze specifiche per il lavoro futuro(medicina, geometria, letteratura...).
⇛istruzione superiore: riservata ai ragazzi con un ceto sociale più alto, impartita nella madrasa, un collegio dove vengono insegnate discipline come teologia, scienza coranica..

lunedì 14 maggio 2018

L'educazione dei cavalieri

In occidente si consolidò una particolare educazione laica, quella del cavaliere, era riservata  solo agli aristocratici, che come scopo avevano  quello di formare un corpo d'armi, animato dal desiderio di difendere i più deboli e la lealtà per il loro signore.

Papa Gregorio Magno e Carlo Magno

Papa Gregorio Magno si impegnò nella formazione educativa delle gerarchie ecclesiastiche, recuperò in oltre in chiave cristiana il sapere antico.
E nell'istruire i fedeli si aiutò anche con immagini e con della musica.

Carlo Magno invece cercò di far rinascere la cultura e l'istruzione, dando vita al fenomeno della rinascita carolingia. Il suo scopo era la formazione di un personale di governo adeguato e di un sapere religioso omogeneo all'interno di tutto l'impero.

Il monachesimo occidentale

Quando collassarono le istituzioni dell'impero romano d'occidente, i monaci diventarono il punto di riferimento per l'struzione. Nei monasteri si insegnava una pedagogia per la formazione dei giovani monaci.
Benedetto da Norcia elaborò una sua 'legge': la vita del monaco doveva essere caratterizzata dall'impegno e dal lavoro manuale.

Nei monasteri la preghiera e il lavoro venivano alternati, cioè "Ora et labora".
Marco Aurelio Cassiodoro cercò di conciliare la cultura classica e il cristianesimo e in oltre fondò il Vivarium, un monastero dedito allo studio e all'insegnamento.

lunedì 7 maggio 2018

Sant'Agostino

Sant'Agostino promuoveva una collaborazione tra ragione e fede.
Nelle confessioni, la sua opera autobiografica, sottolinea la concezione di un educazione fondato sulla curiosità e sull'interesse.
Bisogna ricercare la verità attraverso il maestro interiore.
L'illuminazione interiore proveniente da Dio.
Per apprendere ogni nozione deve essere sentita come vera dagli allievi.

Il cristianesimo

Negli ultimi secoli dell'impero romano arrivò una nuova religione: il cristianesimo.
I monasteri sorsero in campagna, erano oasi di pace, centri di conservazione e di trascrizione di opere del passato.
Cristo insegnava attraverso le parabole, cioè racconti didascalici che ricorrono a esempi concreti paragonando tra loro due situazioni, una nota e una non nota.




Il cristianesimo dopo la sua comparsa dovette affrontare numerose sfide.
Nel II secolo d.C compaiono le prime scuole cristiane, dove oltre alla dottrina cristiana veniva insegnata la filosofia greca.

C'erano due livelli formativi: Uno per le persone che venivanoo preparati al battesimo e uno per i competenti con una preparazione più approfondita.

Seneca

Seneca mirava alla cura di sé e all'autoeducazione interiore attraverso la filosofia.
Il pensiero di seneca sosteneva di migliorare se stessi dal punto di vista morale, inoltre era a favore dell'educazione spirituale. Per lui il saggio è il vero pedagoga del genere umano.

Quintiliano

Quintiliano descriveva l'intero processo di un educazione, con particolare attenzione nei confronti del futuro oratore. 
Egli si interessa non solo degli aspetti tecnici dell'arte oratoria, ma anche dei caratteri e della cultura del retore, nonchè delle prassi di insegnamento e del rapporto tra un maestro e allievi.


Cicerone e Catone

Cicerone contribuì alla ellenizzazione del mondo romano, fu il primo pedagoga romano.
Cicerone cercò di conciliare il mos maiorum con la cultura greca. Contribuì inoltre alla diffusione della filosofia.








Dopo la seconda guerra punica si oppose Catone, che invocava un ritorno ai valori tradizionali e alle all'educazione familiare. Egli forniva un ritratto dell'oratore come un tecnico dell'arte del linguaggio e come un uomo giusto.

L'educazione romana

Nella società romana predominavano i valori della casa e della famiglia.
L'educazione avveniva per trasmissione orale e contesto familiare.

I cittadini venivano educati seguendo la pietas, cioè il rispetto per i genitori, per gli avi ecc.. La religione era una componente fondamentale insieme alla patria, il lavoro, la legge e le tradizioni. Questo insieme costituisce il mos maiorum.
La prima educatrice era la madre, essa poteva chiedere aiuto a una perente anziana. Compiuti i sette anni il bambino passava sotto la guida del padre e a 14 anni il ragazzo poteva prendere posizione al senato.